Ci siamo fermati, con impotenza e incredulità, ma siamo sempre proiettati con energia a raggiungere l’obiettivo, a dare risposte certe, a rispettare la parola data. Oggi tutto questo non possiamo farlo, perché oggi il nostro dovere è quello di stare un passo indietro. Abbiamo deciso di garantire la nostra parte sostenendo gli ospedali del territorio dove si sta combattendo la vera battaglia: non è una sfida che si può affrontare a brutto muso, ma questa volta dobbiamo saper aspettare. Nel frattempo, ci stiamo organizzando per tornare al nostro lavoro, con abitudini diverse, ma sempre fedeli ai nostri valori.